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Fake news da Premio Nobel

di Giuseppe Borzacchiello e Serena Calabrò

Lo afferma un Premio Nobel, non si discute! Il Nobel segno di verità asso-luta. Senza dubbio chi riceve questo premio è una mente eccelsa, le sue scoperte hanno determinato importanti progressi della conoscenza. Ma esiste una ‘malattia del Premio Nobel’ che colpisce molti dei suoi vinci-tori e porta ad affermare baggianate.

James D. Watson, Nobel per la Medicina nel 1962, scopre la struttura a doppia elica delle molecole che trasmettono l’informazione genetica da un organismo all’altro. Una rivelazione fondamentale che cambia il corso della biologia. Eppure, Watson più volte sostiene posizioni a sfondo razzista ‘i neri sono meno intelligenti dei bianchi’ o afferma che ‘la stupidità può essere curata ricorrendo all’ingegneria genetica’. Il prestigioso Cold Spring Harbor Laboratory gli revoca titoli ed onorificenze: ‘le affermazioni del biochimico sono infondate, spericolate e non comprovate da esperimenti scientifici’.

Luc Montagnier riceve il Nobel per la Medicina nel 2008 per la scoperta del virus HIV, agente responsabile dell'AIDS. Anche Montagnier prende cantonate e nei giorni della pandemia da COVID-19 dichiara che la diffusione del Coronavirus è un errore degli scienziati che cercavano di mettere a punto il vaccino contro l'AIDS. Insomma, SARS-CoV-2 è stato inventato dall’uomo. Montagnier è entrato in confusione: idolo dei no-vax sostiene più volte la smentita correlazione vaccini-autismo, si converte all’omeopatia esaltando i concentrati di papaya come cura per Parkinson e SARS.

Kary B, Mullis, Nobel per la Chimica nel 1993, scopre il metodo basato sulla reazione a catena della polimerasi (PCR), tecnica rivoluzionaria dai vastissimi campi di applicazione: diagnostica microbiologica e tumorale, antropologia molecolare, ingegneria genetica. Mullis, sempre affascinato dalle droghe, è una voce fuori dal coro, non si esime dal criticare e insinuare dubbi sul mondo scientifico, pur facendone parte. Nega che il virus HIV sia la causa dell’AIDS, sostiene l’astrologia e l’esistenza degli alieni. Personalità eccentrica, scienziato psichedelico, fenomeno mediatico. Fino al suo decesso nel 2019, continua a svolgere attività di ricerca in California e nei momenti di pausa a cavalcare onde.

Ma come è possibile che grandi scienziati affermino tali stranezze? Verosimilmente la vincita di un premio così ambito può far accrescere l’ego in maniera smisurata e poi, in fondo, i vincitori del premio sono esseri umani e come tutti possono sbagliare. Sia chiaro: affermazioni e prese di posizione bizzarre di alcuni vincitori del prestigioso riconoscimento svedese non ne sminuiscono valore o merito. Ma nella Scienza più che l’opinione di un singolo ricercatore, ipse dixit, sono i fatti che valgono. Il metodo degli scienziati è quello di verificare sperimentalmente le ipotesi e riprodurre i dati, se l’intera comunità scientifica approva i risultati, gli stessi vengono considerati validi. L’attività di ricerca si configura, infatti, come ‘impresa collettiva’. Allora, attenzione quando un ricercatore prende posizioni singolari non verificate… anche se è un premio Nobel!


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