QUANDO TUTTO NACQUE...
La Scuola di Veterinaria di Napoli nacque nella seconda metà del XVIII secolo, per volere di Ferdinando IV di Borbone e ad opera di Ignazio Dominelli, giovane medico messinese nonché veterinario delle Reali Scuderie. La Scuola, che possedeva anche un’infermeria per il ricovero dei quadrupedi ammalati nei Reali Reggimenti di Cavalleria, fu aperta nel 1795 e riservata inizialmente solo ai militari di carriera, e dal 1798 anche ad allievi civili. Dal 1802 - dopo una breve parentesi di chiusura durante la Repubblica Partenopea - fu resa accessibile anche alla cittadinanza.
Nel 1806 la Scuola fu nuovamente chiusa. Nel marzo del 1815 Gioacchino Murat divenuto Re di Napoli, si operò per restituire un corpo docente alla Scuola e, con proprio decreto, assegnò il monastero di Santa Maria degli Angeli alle Croci al Ministero dell’Interno perché lo destinasse a Orto Botanico e a Scuola Veterinaria.
Ferdinando di Borbone, tornato sul trono quando Gioacchino Murat non aveva ancora portato a termine il suo programma, ne approvò l’operato, perfezionandolo e rendendolo operativo con tre decreti. Tali decreti sancirono l’ex convento di Santa Maria degli Angeli alle Croci quale sede della Scuola di Veterinaria, dotandola di “un convitto annesso per gli allievi, orto per le piante, prateria ed ospedale per la cura degli animali”.
I primi privilegi o brevetti (così veniva definito il titolo accademico allora conferito dal Re) portano la data del 1824. In seguito, la sua giurisdizione fu trasferita al clero e la Scuola attraversò un periodo poco felice, anche per i pochi mezzi finanziari a disposizione. Dal 1835, con Ferdinando De Nanzio, furono apportati alcuni fondamentali cambiamenti nell’accesso alla Scuola - da allora in poi consentito solo ai possessori di diploma di cultura media - e nell’organizzazione della stessa. Fu decisa la durata in quattro anni del corso di studi, fu introdotto l’esame orale scritto e pratico al termine dei corsi per il conseguimento della laurea e si ampliò lo studio a tutti gli animali utili all’uomo e non soltanto al cavallo, come era stato fino a quel momento.
Dal 1848 la Scuola, passata alle dipendenze del Ministero dell’Agricoltura e Commercio, operò ininterrottamente sino all’arrivo di Garibaldi a Napoli (1860). Dopo l’unificazione d’Italia, la nuova Scuola Superiore di Medicina Veterinaria e di Agricoltura venne inclusa tra le istituzioni universitarie del Regno e, nel 1935, la Scuola divenne Facoltà dell’Università degli Studi di Napoli "Federico II", con sede presso il Monastero di Santa Maria degli Angeli alle Croci.
…FINO AI NOSTRI GIORNI
Dal 1992 la Facoltà si è dotata di un altro corso di Laurea, in aggiunta al Corso di Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria: il Corso di Laurea quinquennale in Scienze delle Produzioni Animali, che negli anni a seguire con la riforma ministeriale del 2004 ha dato origine all’attuale Corso di Laurea triennale in Tecnologie delle Produzioni Animali e Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali.
A conferma dello stretto legame con le istituzioni del territorio, prime tra tutte la Regione Campania, sono nate negli anni a seguire proficue collaborazioni tra la Facoltà di Medicina Veterinaria e diverse strutture dove vengono svolte attività pratiche, sia di didattica che di ricerca. Nel 2000 è stato istituito il Centro Regionale Monitoraggio Parassitosi (CReMoPar) regolamentato da una convenzione tra l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e l’Unità di Parassitologia e Malattie Parassitarie. Nel 2003 la Regione Campania ha acquisito il complesso di beni patrimoniali IMPROSTA consentendo la nascita di un centro regionale di servizi avanzati e di un'azienda pilota nel sistema agro-alimentare gestito dal C.R.A.A. (Centro per la Ricerca Applicata in Agricoltura) che annovera tra i suoi soci l'Università degli Studi Federico II di Napoli.
Nel 2010, in seguito alla riforma del sistema universitario, è scomparsa la Facoltà ed è stato istituto il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali (DMVPA) che, insieme al Dipartimento di Agraria, ha dato vita alla Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria, oggi una delle quattro scuole dell’Ateneo Federico II.
Nel 2011, con lo scopo di ottenere un lavoro di formazione sinergico basato sulla co-essenzialità con le istituzioni territoriali, è stato sottoscritto dal Presidente della Regione Campania e dal Rettore dell’Università Federico II un protocollo di intesa per la realizzazione del Polo Integrato (P.I.), individuando nel DMVPA lo strumento istituzionale per partecipare alle attività. Il P.I. è uno strumento essenziale ed innovativo istituito per le prestazioni sanitarie d’elevata complessità, la didattica e la ricerca finalizzata in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria. Nell’ambito del P.I., il CRIUV (Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria), frutto di una collaborazione tra il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici e la ASL NA 1. rappresenta uno dei bracci operativi essenziali. Presso il CRIUV ha sede il Registro Tumori Animali (RTA). Successivamente sono stati realizzati il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici), il CRISSaP (Centro di Riferimento Regionale per la Sicurezza Sanitaria del Pescato), il CRIPAT (Centro di Riferimento re- gionale per la sicurezza della Ristorazione pubblica e collettiva e delle Produzioni Agroalimentari Tradizionali), il CeRVEnE (Centro regionale di Riferimento Veterinario per le Emergenze non Epidemiche), il CReSan (Centro di riferimento Regionale per la Sanità animale) e il CRiBBAM (Centro di Riferimento Regionale per la Biosicurezza, il Benessere Animale ed il contrasto al Maltrattamento).
Negli anni, gli spazi a disposizione della didattica sono mutati. A seguito del crollo di un’ala della struttura nel dicembre 2015, parte delle attività si sono svolte per alcuni mesi presso l’Istituto dei Padri Salesiani Don Bosco alla Doganella. Attualmente, la disponibilità dei servizi per gli studenti del pre- e post- laurea è notevolmente più amplia e comprende il Complesso Didattico d’Ateneo CESTEV.
Nel 2019, l’offerta formativa del Dipartimento si è ulteriormente arricchita proponendo un innovativo Corso di Laurea Magistrale in lingua inglese, Precision Livestock Farming, le cui attività didattiche si svolgono presso l’Azienda Regionale IMPROSTA.