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Gli 800 anni della ‘Federico II’ e l’ispezione degli alimenti

di Raffaele Marrone

In occasione degli 800 anni che compie nel 2024 l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’, l’intero Ateneo ha organizzato una serie di attività ed eventi che hanno visto coinvolti in prima linea non solo la comunità federiciana, ma anche i cittadini di Napoli e i turisti, al fine di promuovere l’inclusione, lo sviluppo dei territori e la cultura mediante la valorizzazione dell’intero patrimonio socioculturale, tangibile e intangibile, della ‘Federico II’. È stata proprio la diffusione della ‘cultura’ il motivo per cui l’Imperatore Federico II decise di creare la prima università ‘statale’ della storia. Laica e pubblica, l’Università degli Studi di Napoli fu concepita come il fulcro di un articolato sistema atto a fornire da un lato personale tecnico istruito e fedele a un’amministrazione strutturalmente complessa e dall’altro un indirizzo ideologico e culturale finalizzato a promuovere la cultura, la storia, l’arte, la letteratura e soprattutto la scienza, il sapere. In questo modo “ciò che gli assetati di conoscenze non avevano finora trovato in nessun angolo del Regno, e che dovevano cercare con grandi fatiche, spese e pericoli in posti lontani, lo avrebbero potuto comodamente ottenere in quella città, florido luogo d’istruzione nel quale si sarebbero insegnate le discipline più svariate, al più alto livello”.

Nacque in questo modo anche la Facoltà di Veterinaria dell’Ateneo "Federico II", divenuta in seguito Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, che nei secoli si è reimpostata adattandosi alle esigenze e alle richieste del territorio, cercando di favorire sempre un’istruzione avanzata, una ricerca scientifica innovativa, un confronto costante con la comunità scientifica internazionale e un dialogo continuo e corretto con il cittadino nei campi della Medicina Veterinaria, delle Produzioni Animali e della Sicurezza Alimentare. Quest’ultimo ambito è fulcro della sezione di Ispezione degli alimenti di origine animale, fondata dal Prof. Giorgio Catellani, la cui principale attività consiste nell’incentivazione della ricerca teorico-pratica su argomenti inerenti al controllo sanitario e qualitativo degli alimenti di origine animale come la valutazione del rischio e le problematiche igienico sanitarie correlate alle principali tecniche di trasformazione e conservazione degli alimenti.

La mission di tale sezione è lo studio della tutela della salute del consumatore ottenuta attraverso la produzione e commercializzazione di alimenti sani e sicuri. A tal proposito, in occasione degli 800 anni della Federico II e nell’ambito della Valorizzazione della Conoscenza (Terza Missione) di Ateneo, ossia l’insieme delle attività con le quali il Dipartimento entra in interazione diretta con la società e il territorio, la sezione di Ispezione degli alimenti si è proposta come obiettivo principale quello di divulgare le proprie conoscenze in materia di sicurezza alimentare e qualità degli alimenti che arrivano sulle tavole dei consumatori, e di rendere il consumatore finale sempre più consapevole delle sue scelte.

Nello specifico, durante le giornate ad hoc organizzate dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali in occasione degli 800 anni della ‘Federico II’, la sezione ha portato avanti tematiche di sicurezza alimentare estremamente importanti di cui il consumatore finale di qualsiasi età deve essere necessariamente a conoscenza, come la gestione dei patogeni alimentari (Listeria monocytogenes, Salmonella spp., Botulismo infantile, ecc.), il consumo dei novel food, l’etichettatura e le frodi, sia commerciali che sanitarie. L’evento ha visto la partecipazione di un folto numero di persone e ha coinvolto attivamente la Prof.ssa Marina Ceruso, che con l’aiuto delle Dott.sse Tiziana Muscariello e Marica Egidio, ha illustrato vari argomenti, mostrato immagini ed esempi pratici interessando il pubblico. In primis sono stati descritti alcuni dei principali pericoli microbiologici spesso diffusi da comportamenti errati da parte del consumatore. Si è affrontato il tema delle frodi commerciali e sanitarie soprattutto nel settore ittico, le quali molto spesso possono rappresentare un rischio notevole per la salute del consumatore.

La discussione interattiva con i consumatori intervenuti è proseguita approfondendo aspetti relativi all’etichettatura alimentare, illustrando alcuni esempi di etichette contenenti indicazioni obbligatorie - quali il lotto, la data di scadenza, il nome del prodotto, il produttore, gli ingredienti, gli allergeni ecc. - e facoltative, spiegando che l’etichetta rappresenta la carta d’identità dell’alimento e che non deve assolutamente trarre in inganno il consumatore, altrimenti si configura come un reato da parte dei produttori. Infine, si è parlato dei novel food, il cibo del futuro, ed in particolare degli insetti edibili utilizzati sempre più come fonte proteica alternativa alla carne. Sono state illustrate alcune immagini di specie la cui commercializzazione è consentita ad oggi in Europa e del loro potenziale e attuale utilizzo soprattutto sotto forma di farine, come la farina di grillo già utilizzata nei fast food per la produzione di panini.

L’elevato interesse mostrato dal pubblico con una serie di domande e curiosità conferma e ribadisce come il consumatore moderno è sempre più consapevole dell’importanza di temi come la sicurezza e l’educazione alimentare anche in riferimento al legame con il territorio e alla diffusione dei novel food.