di Vanessa Dell’Elce
Diplomata Master in Divulgazione Scientifica e Comunicazione nella Salute Pubblica (DISCI)
È del tutto evidente come il contesto familiare è stato protagonista di un forte cambiamento epocale negli ultimi ottant’anni, non esistono più famiglie numerose, dove nonne, zie, sorelle e, perché no, vicine di casa, componevano una vera e propria “rete” di sostegno intorno alla neomamma aiutandola in tutte le questioni legate ai primi tempi da puerpera. È del tutto acclarato che, malgrado il compiacimento e la soddisfazione che accompagnano il periodo della gravidanza, la nascita del bambino, porta la donna inevitabilmente a fronteggiare alcuni vissuti emotivi complessi e delicati, mentre si prepara ad acquisire un nuovo ruolo proprio attraverso l’esperienza dell’essere genitore. Nel contesto sociale e nelle mamme stesse, vige uno stereotipo secondo cui la maternità è un momento di grande ed esclusiva felicità.
Stereotipo che si sta cercando di sgretolare negli ultimi anni con l’informazione adeguata, con i corsi preparto, con l’ausilio di personale specializzato. Perché spesso, proprio per adeguarsi alle aspettative, la madre dissimula le sue preoccupazioni, mascherando il suo stato d’animo con felicità falsata per la sua nuova condizione, il che può portare ad una situazione di isolamento. Sentirsi sole assume spesso un connotato più critico laddove la neomamma è fisicamente sola, senza la “rete” familiare in precedenza menzionata.
La coscienza che si sta creando intorno al tema è stata probabilmente alla base della proposta del governo di istituire la nuova figura professionale di “assistente materna”. Una persona in grado di stabilire un rapporto personale diretto con la madre nella prima fase della maternità e fino ai sei mesi di vita del neonato. Se per l’ambito italiano questa proposta si presenta come una novità, bisogna dire che in Francia, Germania e in alcuni Paesi del Nord Europa, la figura esiste già da diverso tempo. Guardando al regno animale, troviamo un parallelo intrigante nel comportamento di felini domestici e selvatici. Le leonesse dopo la nascita dei cuccioli si affidano al sostegno collettivo del branco per affrontare le sfide della maternità. L’assistente materna dovrebbe mirare a coinvolgere l’intera comunità nel supportare le neomamme. Questo approccio collettivo, simile al comportamento sociale dei leoni, potrebbe essere la chiave per garantire alle mamme un sostegno più ampio e solido durante i primi mesi di vita del neonato.
Esplorando ancora il comportamento materno nel regno felino, possiamo osservare il modo in cui i gatti domestici gestiscono la maternità. Già dopo il momento del concepimento, l’indole materna si sviluppa nelle femmine che prontamente si mostrano più docili, più affettuose e interessate a preparare il “nido”. Inoltre, si mostrano protettive, possessive e se qualche evento esterno muta l’equilibrio, sono pronte a cambiare il nido in altro luogo. I gatti mostrano una grande attenzione ai loro cuccioli, offrendo cure e insegnamenti essenziali. Il comportamento dei gatti può richiamare l’importanza di un sostegno attento e personalizzato, simile al ruolo proposto dall’assistente materna.
In conclusione, l’approccio innovativo dell’assistente materna rappresenta una svolta significativa nel panorama del supporto alle neomamme, parallelo al sostegno che felini domestici e selvatici offrono alle loro cucciolate. Mentre il dibattito su questa proposta continua, l’entusiasmo per l’opportunità di migliorare il benessere materno è palpabile. La strada da percorrere potrebbe essere disseminata di sfide e alternative, ma l’essenza di questa discussione va oltre il dibattito attuale. Guardando al futuro, ciò che emerge chiaramente è la necessità di un approccio integrato e centrato sulla persona per sostenere le famiglie in una società in costante evoluzione.
Riflettendo sulle esperienze dei paesi nordici ed esplorando alternative che valorizzano le competenze esistenti, è possibile plasmare un futuro in cui le neomamme sono sostenute, informate e capaci di affrontare la complessità emotiva della maternità con fiducia serenità l’emozionante avventura della maternità. Come in altre situazioni osservare il comportamento degli animali può essere di grande aiuto e suggerire inattese soluzioni. In questo scenario in continua evoluzione, dove la scienza e la società si intrecciano, il percorso verso il miglioramento del supporto alle neomamme è un viaggio che ci coinvolge tutti. Magari proprio prendendo spunto da un esempio del mondo animale.