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Capodanno e Pet: come farli convivere?

di Luigi Sacchettino e Danila d’Angelo

 

Ci siamo, le festività natalizie si avvicinano. Se per molti umani e pet questo è un momento di condivisione di gioie dovute ai regali da parte dei proprietari, ai premi più succulenti dati fuori pasto, ai pomeriggi di gioco per il maggior tempo libero, per molti altri è un periodo complicato dovuto alla consuetudine dei botti e dei fuochi d’artificio. L’udito degli animali è infatti molto sensibile e quei boati possono indurre un vero e proprio attacco di panico in un cane o in un gatto, lasciando i proprietari inermi e in una condizione di impotenza. Per molti anni si è pensato che accarezzare il cane spaventato ne rinforzasse l’ansia e la paura, e che quindi fosse più funzionale ignorarlo e lasciarlo in autonomia, ma ignorare il cane quando è in difficoltà purtroppo ne peggiora solamente il disagio. Se il nostro amico a quattro zampe ha paura, è fondamentale rincuorarlo così che possa contare su di noi; possiamo ad esempio parlargli trasmettendo tranquillità, guardarlo e mantenere il contatto. Spesso aiuta anche chiudere le imposte o abbassare le tapparelle, lasciare radio o tv accesa in sottofondo, spostarsi nella stanza più silenziosa dell’abitazione e creare un rifugio per il cane. Alcuni animali preferiscono ripararsi nella parte bassa dell’armadio, altri nella cabina armadio oppure sotto il letto o le coperte. Un po' simulando una antica tana, che noi stessi possiamo anche allestire con pannelli fonoassorbenti per attutire i suoni. In quel frangente, non bisogna forzare gli animali impauriti ad uscire, meglio rimanere con loro; ciò farà loro sentire il nostro sostegno e vicinanza, proprio come accade tra buoni amici nei momenti di difficoltà.

Da un punto di vista gestionale possiamo, inoltre, coinvolgere l'animale in una lunga passeggiata il pomeriggio dei giorni festivi, così sarà più stanco ed appagato e i livelli di stress mitigati dalle endorfine del piacere quando successivamente inizieranno i fuochi d’artificio; meglio offrirgli la cena al rientro dalla passeggiata, magari proponendogli il suo pasto preferito.

I nostri amici a quattro zampe non decidono di essere spaventati o paurosi, anzi, ne sono vittime. Sono diversi i motivi che possono sostenere queste fragilità: ad esempio la paura dei botti e fuochi d’artificio può essere appresa dalla madre. In età adolescenziale o adulta, il cane può essere traumatizzato dallo scoppio di un botto molto violento o da un petardo esploso vicino. Ma anche l’imprevedibilità dell’evento e il non riuscire a contestualizzarlo, mette in una condizione di allerta i nostri pet. Tuttavia, nonostante un buon processo di socializzazione, essi possono rimanere vittima di un attacco di panico, la cui sintomatologia è spesso differente da individuo a individuo e non sempre è possibile riuscire a tranquillizzare l’animale senza un supporto medico. Per questo è utile effettuare una consulenza comportamentale preventiva, per poter capire quale sia la strategia più utile per il suo benessere. Affinché possa essere una festa per tutti, umani e non!