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Pandemia tra gabbia e libertà

di Vincenzo Mastellone


Lockdown 2020: abbiamo ormai impara-to che esiste una labile linea di separazione tra fake e verità. A volte questa linea di ‘confine’ è facilmente distinguibile, spesso è invece molto sottile e, quando l’inimmaginabile accade, capita che questa linea scompaia e sogno e realtà si confondano.

È facile capire le dinamiche che hanno spinto, durante il lockdown, i gatti in Giordania a riappropriarsi dei loro territori nell’antica città di Petra, stranamente libera dai turisti o le motivazioni che hanno portato cinghiali, lupi e orsi, per esempio, ad uscire dai loro nascondigli per sconfinare nelle nostre città, ma è altrettanto facile capire come possa rimanere solo un desiderio dell’immaginario collettivo, quindi una fake, i delfini che saltano gioiosi in limpidi canali nella laguna di Venezia.

Quasi sempre le fake news rappresentano i nostri desideri più audaci o i nostri timori più nascosti. E quando la realtà su-pera la fantasia, creando scenari surreali, come quelli del lockdown di qualche mese fa, l’uomo entra in crisi.

Sono bastati un paio di mesi di STOP per mandare in crisi e mettere in ginocchio un’economia mondiale costruita nell’arco di centinaia di milioni di anni, invece la natura è sempre lì, si rigenera, si adatta e si trasforma da sempre e, speriamo, per sempre.

Mentre l’uomo veniva rinchiuso in ‘gabbia’, gli animali si liberavano e la natura si risvegliava rigenerandosi: ‘Con le persone in isolamento in tutto il mondo a causa della pandemia da coronavirus, gli animali si sono spostati liberamente in aree dove normalmente non si è soliti vederli’ (Main, National Geografic, 2020). Ha meravigliato tutti la notizia di qualche mese fa dell’accoppiamento dei due panda nell’Ocean Park ad Hong Kong; erano dieci anni che gli scienziati tentavano di tutto per farli riprodurre… ed è bastato solo un po' di privacy… un po' di libertà! Ma ciò non dovrebbe meravigliarci, molte specie animali non sono state domesticate proprio perché non amano esser visti durante l’accoppiamento e presentano dei rituali di corteggiamento molto elaborati, che difficilmente possono essere riprodotti in cattività (Edward, Animal do-mestication and behavior, USA, 2002).

Possiamo dedurne l’importanza del Benessere legato al concetto di libertà: i panda hanno raggiunto uno stato di Benessere tale da permettergli di poter essere liberi di manifestare i loro istinti naturali solo dopo aver ritrovato un po' di tranquillità. Infatti, alcuni studi rivelano che negli zoo, senza arricchimenti ambientali, si manifestano i cosiddetti ‘effetti dei visitatori’, ossia modificazioni del comportamento negli animali degli zoo causati dalla presenza/assenza dell’uomo (Sherween et al., ZooBiology, 2015). Ciò è confermato anche da alcuni autori che hanno effettuato studi sulla fauna nei territori abbandonati dall’uomo in quanto oggetto di disastri nucleari (Lyons et al., Frontiers in Ecology and the Environment, 2020).

Quindi se da una parte gli animali si riadattano all’ambiente che si modifica, dall’altra parte l’uomo sta ancora ‘smaltendo’ le psicosi dovute alla reclu-sione del lock-down.

Abbiamo ancora così tanto da imparare dalla natura, ma ricorriamo sempre negli stessi errori, a pochi mesi dal lockdown abbiamo recuperato già tutta la velocità frenetica della nostra vita e continuiamo a mettere in sofferenza il nostro pianeta...si può sperare solo che le nostre più grandi paure rimangano solo delle fake!