Slider news

Uovo Biologico o Convenzionale??

di Pelosi E.M., Di Francia A., Cicia G., Cavallo C., Del Giudice T., Fagnano M.

Molti lo considerano uno degli alimenti più nutrienti al mondo, alcuni non apprezzano l’alto contenuto in colesterolo, altri amano la versatilità in cucina. Sodo, all’occhio di bue, in purgatorio, alla contadina o in camicia? Varie sono le ricette che si possono preparare. Stiamo parlando dell’uovo, ovviamente! Nel 2020 la produzione italiana si è aggirata sui 12,6 miliardi di uova, pari a circa 796 mila tonnellate di prodotto, garantita da 41 milioni di galline ovaiole accasate in oltre 2.600 allevamenti (ISMEA, 2021).

Il patrimonio animale è concentrato per lo più nel Nord Italia (75%) e al Sud con quasi tre milioni di capi solo in Sicilia. La maggior parte delle uova in commercio proviene da allevamenti intensivi, dove la gallina è mantenuta per tutto il ciclo produttivo in gabbie. Tuttavia, esistono sistemi di allevamento alternativi più naturali in cui le ovaiole possono essere allevate, a terra in capannoni chiusi con 9 galline/m2 , oppure all’aperto dove possono anche razzolare durante il dì in spazi esterni (densità 4 galline/m2).

Infine, c’è l’allevamento biologico, normato da regolamenti europei, che prevede condizioni d’allevamento estensive, l’uso di alimenti biologici e un limitato impiego di farmaci. In questi allevamenti si possono impiegare preparati fitoterapici e omeopatici, che non implicano tempi di sospensione a cui sono soggetti gli antibiotici. Da tempo, gli agricoltori hanno mostrato grande interesse al biologico, sollecitati dal tangibile cambiamento delle preferenze dei consumatori. Il settore delle uova è uno di quelli in cui gli aspetti etici e del welfare ha ridisegnato e diversificato le tecniche di allevamento e, conseguentemente, l’offerta sul mercato al consumo. I risultati di alcuni studi hanno evidenziato che gli animali allevati con il metodo biologico manifestano un aumento del peso e dell’intensità di colore nel tuorlo, dovuto alla libertà dell’animale di avere accesso ad alimenti contenenti xantofille, come erba ed insetti.

Ad oggi la sfida degli allevamenti è quella di cogliere nuove tecniche che introducano strategie diverse e sinergiche che mirino alla tutela del benessere animale e alla sostenibilità ambientale. Alimentazione, welfare e ambiente sono i pilastri delle moderne filiere di produzione e le parole chiave che le caratterizzeranno coniugando questi aspetti con la sfida di garantire cibo per la popolazione mondiale che, di qui al 2050, aumenterà considerevolmente.