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Il contributo FIDSPA alla corretta divulgazione scientifica

di Ester De Martino e Marica Raimondo*

La Federazione Italiana Dottori in Scienze della Produzione Animale (FIDSPA), è quotidianamente coinvolta in tutte le problematiche riguardanti il settore zootecnico e tra le altre attività persegue lo scopo di divulgare correttamente le notizie che riguardano la salute degli animali, dell’uomo e dell’ambiente.

Ne è stata occasione anche il primo meeting del nuovo coordinamento campano dal titolo ‘Il Ruolo del Laureato in Scienze della Produzione Animale nell’era della Green Economy’, che, con grande entusiasmo e partecipazione, si è svolto a Napoli, moderato dal Dott. Luca Negrone.

L’incontro, a cui hanno preso parte come relatori giovani personalità del settore zootecnico, è stato incentrato su una tematica attuale, concreta e molto dibattuta, che gli addetti ai lavori sentono di dover chiarire con estrema urgenza: il legame tra le produzioni animali e l’impatto ambientale.

Si sono susseguiti gli interventi del Dott. Roberto De Vivo, autore insieme al Professore Emerito Luigi Zicarelli di un articolo scientifico sulla zootecnia carbon-free in Italia, che ha precisato il relativo contributo degli allevamenti intensivi sulle emissioni di gas serra. In particolare, lo studio dimostra che la zootecnia, escludendo le attività dalla stalla in poi, come il trasporto e la lavorazione di prodotti come carne e latte, non contribuisce ad aumentare le emissioni di GHG in atmosfera, ma le diminuisce di circa il 10%. L’intervento del dott. Ciro Adiletta è stato incentrato sul corretto smaltimento dei reflui zootecnici alla luce della normativa vigente (DG 585 del 16.12.2020).

In particolare, sono state illustrate le linee guida che limitano l’impatto ambientale favorendo la sostenibilità dell’utilizzazione. La dott.ssa Musco ha relazionato sullo stretto rapporto tra alimentazione animale ed eco-sostenibilità, proponendo possibili strategie alimentari per contenere l’impatto ambientale, quali l’utilizzo di fonti proteiche alternative alla soia (es. pisello proteico, favino, lupino), la quale, oltre ad essere OGM, viene importata e dunque impatta notevolmente sull’ambiente per l’emissione di gas serra dei mezzi di trasporto. Il meeting ha ospitato anche l’intervento della dott.ssa Antonella De Gregorio, esperta zoonoma di un’azienda leader nel settore bufalino, pioniera nell’utilizzo dello “skin” come packaging, nuova tecnologia di confezionamento degli alimenti, che rappresenta un’importante scelta ecologica giacchè riduce l’impiego della plastica e gli sprechi alimentari.

Nella giornata è stato anche presentato TRANSDAIRY (www.transdairy.net), un progetto finalizzato a migliorare il trasferimento tecnologico tra ricerca, industria e Piccole e Medie Imprese (PMI) nei campi delle Key Enabling Technologies applicate alla Dairy Value Chain, attraverso la creazione di Living Lab, l'aumento delle capacità istituzionali e lo sviluppo di market intelligence per spin-off sostenibili e consolidati.

La forte presenza di molti giovani neo-laureati in Produzione animale, nonché di studenti, ha animato la giornata con interessanti spunti per divulgare in maniera scientificamente corretta tematiche d’interesse. Il Prof. Emiliano Lasagna, presidente FIDSPA – in collegamento da Perugia – ha concluso i lavori della giornata sottolineando l’importanza e l’attualità del tema trattato.

Una zootecnia eco-sostenibile è oggi possibile con il trasferimento tecnologico lungo tutta la filiera produttiva, con la corretta applicazione delle normative vigenti, con una mirata ricerca scientifica e sfatando le numerose fake news al riguardo che rimbalzano quotidianamente sui media.

*Laureate in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali e co-fondatrici di “Oltre la Bufala” (www.oltrelabufala.it), blog di informazione agro-zootecnica.


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