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Attività e ricerca

Riabilitazione
Il Centro Recupero Animali Selvatici si occupa del soccorso, della cura, della riabilitazione e del successivo rilascio in natura della fauna selvatica rinvenuta in difficoltà.
Gli esemplari selvatici, giunti al centro di recupero, sono sottoposti a visita medica, in regime di Pronto Soccorso, a cura del personale medico veterinario specializzato, e tenuti in condizioni di isolamento prima della diagnosi definitiva.
Ciascun esemplare viene poi ricoverato nel Reparto di Terapia Intensiva dove inizia l’iter terapeutico più idoneo. Questo reparto comprende anche una sezione nursery per la degenza degli esemplari immaturi.
Terminato il periodo di convalescenza, ciascun esemplare viene trasferito nel Reparto Esterno di Riabilitazione dove, prima nelle voliere di preambientamento e poi nel Tunnel di Volo, conclude la riabilitazione psico-fisica.


Inanellamento/Rilascio
Il CRAS Federico II si avvale della collaborazione di un inanellatore autorizzato dalla Regione Campania e in possesso del brevetto “A” rilasciato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Ogni esemplare di uccello, prima del rilascio in natura, viene sottoposto alle misurazioni morfo-biometriche e all’applicazione di un anello identificativo univoco ISPRA.
Nell’ottica della sensibilizzazione dell’opinione pubblica, le operazioni di rilascio possono essere pubbliche ma solo in caso di specie tolleranti la presenza umana e informando gli spettatori sul corretto comportamento da tenere in modo da non arrecare alcun disturbo alla fauna rilasciata. Tempi e luoghi di rilascio vengono stabiliti in relazione alle caratteristiche etologiche di ogni singola specie

Osservatorio epidemiologico
Tra le comunità animali, quelli selvatici e in particolare l’avifauna, per le loro caratteristiche, per il numero elevato di specie e per l’estrema mobilità vengono spesso utilizzati come indicatori ecologici in varie parti del mondo.
L’elevato numero di animali e la varietà di specie che transitano presso il CRAS Federico II rende tale struttura un osservatorio epidemiologico privilegiato nei confronti di contaminanti ambientali e agenti biologici.
A tal proposito, da ciascun animale ospitato presso il Centro vengono raccolti campioni per indagini microbiologiche e tossicologiche nell’ambito di studi eco-epidemiologici. Infatti, l’animale selvatico in qualità di “consumatore primario dell’ambiente”, è considerato una formidabile “sentinella ambientale”. Tali attività sono svolte in collaborazione con il Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria (CRIUV)
N.B. Le attività relazionate non prevedono alcuna procedura o tecnica definibile come sperimentazione ai sensi della vigente normativa ma unicamente l’applicazione di procedure già in uso ed ampiamente accreditate dalla comunità scientifica internazionale ed impiegate con continuità nelle attività diagnostiche, terapeutiche e chirurgiche in soggetti bisognosi di cure.


Altre attività
Il CRAS Federico II, in qualità di struttura universitaria, amplia la già ricca offerta formativa del corso di laurea in Medicina Veterinaria, dando l’opportunità agli studenti di partecipare alle attività di riabilitazione, ricerca, studio della fauna selvatica autoctona, nonché di approfondire argomenti per l’elaborazione delle tesi di laurea. Inoltre, attraverso eventi pubblici dedicati al rilascio in natura degli esemplari riabilitati, stimola la consapevolezza collettiva sull’importanza della conservazione e della tutela dell’ambiente nel rispetto della biodiversità.
Inoltre, partecipa ai programmi di mobilità per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport dell’Unione Europea ERASMUS+

 

Ricerca
Il CRAS di Napoli, in sinergia con il Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria (CRIUV), riveste un ruolo di osservatorio privilegiato nella raccolta dei dati epidemiologici finalizzati alla tutela della salute pubblica partecipando attivamente anche all’attuazione del "Piano di gestione e monitoraggio ai fini epidemiologici della fauna selvatica in Regione Campania".
I principali campi di ricerca riguardano:

  • studi epidemiologici dell’avifauna come possibili carrier di agenti zoonotici quali Campylobacter spp., Salmonella spp., Escherichia coli, Yersinia spp.
  • studi sulle principali malattie a carattere virale in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova
  • studi sulle patologie emergenti e neglette degli animali selvatici.