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La leggenda degli ormoni nella carne di pollo

di Nicoletta Murru

La carne di pollo contiene ormoni: quante volte si è sentita questa affermazione ritenuta veritiera, ma in realtà una leggenda metropolitana assolutamente priva di fondamento! Interessante indagare le origini di questa notizia, che rimandano agli anni immediatamente seguenti il secondo conflitto mondiale e al mercato delle carni fresche statunitense, ma che ha anche una base che definiremo “cinematografica”. ll ciclo di vita commerciale del pollo è breve, per cui l’eventuale utilizzo di sostanze ormonali non avrebbe alcun effetto sull’accrescimento dell’animale e non si determinerebbe un vantaggio per l’allevatore. In altre parole, nel nostro Paese gli ormoni sono vietati, non servono, non funzionano, sono antieconomici. 

Altra Fake News molto comune è quella del pollo da carne allevato in batteria, che di conseguenza produrrebbe per il consumatore carni flaccide e pallide, nulla a che vedere con il famoso pollo ruspante. Per i polli da carne l’allevamento in batteria non esiste più da oltre cinquant'anni: oggi il 100% degli animali viene allevato a terra, all’aperto, all’interno di ampi capannoni e anche a sistema misto (parte della giornata all’esterno e parte nel capannone convenzionale). Proprio la tendenza del muscolo a distaccarsi dalle ossa fece comprendere ai produttori che quel sistema di allevamento non era vantaggioso e rendeva poco appetibile il prodotto. Negli anni Quaranta, in realtà negli USA venne consentito e sperimentato l’impianto di pillole di estrogeni a lento rilascio alla base del collo di tacchini, ma questa pratica venne subito abbandonata perché dagli effetti discutibili e pericolosa per la salute dei consumatori.

Un'altra ulteriore fonte di disinformazione prese origine da un film francese del 1973 “Niente di grave suo marito è incinto”, una commedia per la regia di Jacques Demy che aveva come tema gli imprevedibili effetti della contaminazione del cibo-fabbrica. Il protagonista, interpretato da Marcello Mastroianni, mangiava sempre pollo arrosto e dopo poco si trovò in stato interessante, a dispetto della normalità. Condizione insolita che veniva attribuita, nel film, all’impiego di ormoni nell’allevamento avicolo d’oltralpe. Questa commedia nazional-popolare ha avuto un ruolo nella diffusione e radicamento della convinzione della presenza di ormoni nelle carni di pollame.